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Capitolo III - L'Avvento del Tram Elettrico - Parte I -

L'AVVENTO DEL TRAM ELETTRICO 



Tutti i testi e le fotografie utilizzate per la realizzazione web della - Storia dei trasporti di Ancona - sono stati tratti dal libro "C'ERA 'NA VOLTA EL TRANVE" stampato nel novembre 1996.
 
Sandro Censi: ricerca - elaborazione fotografica;
Giorgio Occhiodoro: testi.

Nell'agosto del 1907 Venceslao D'Ottavi, consigliere d'opposizione, s'era battuto facendo presente che i cavalli non erano adatti o non in numero bastevole per i turni, tanto da provocare interruzioni e ritardi, aggravati dal carico spesso eccessivo "in onta alle prescrizioni regolamentari". Dopo la morte di Giovann Battista Marotti il servizio del "tranve a cavalli" era peggiorato in quanto gli eredi del defunto non avevano né la capacità né l'interesse di dare seguito alle intraprese del fondatore; per il Comune si presentava l'occasione di liquidare i Marotti ed avviare la necessaria elettrificazione della rete e passare alla gestione municipalizzata.....Ma il Sindaco Felici, pur apostolo della municipalizzazione, disse che la procedura sarebbe stata lunga e onerosa per il Comune che aveva limiti di disponibilità.

Ancona voleva il tramway elettrico come molte città italiane.
In questa foto un mezzo, anche se senza rotaie, ma con
trazione elettrica sul tratto La Spezia - Porto

Così il 25 aprile 1908 fu stipulata la convenzione con il Prof. Carlo Andreucci che rappresentava la società "Tranvie ed imprese elettriche" che prevedeva il prolungamento delle linee, l'intensifzione del servizio e la sua elettrificazione da attuarsi entro il mese di luglio1909. Alla data stabilita i lavori erano talmente indietro che il Comune il 26 luglio 1909 multò la Società per inadempienza contrattuale.

 

L'ORDINE Corriere delle Marche
Martedì - Mercoledì 27 - 28 Luglio 1909

Il tram elettrico alle calende greche

Come abbiamo annunziato il Comune sino dai primi giorni del mese corr. vista l'inadempienza della società concessionaria ad iniziare l'esercizio nel termine convenuto ha intimato alla società medesima legale protesta per atto d'usciere, dichiarandola tenuta al pagamento della penale pattuita di L. 150 il giorno. Successivamente ebbe luogo un accesso alla stazione centrale e lungo la linea eseguito dall'assessore ai lavori pubblici, ing. Piccioni assieme al capo dell'ufficio tecnico ing. Federiconi ed in contraddittorio col direttore locale del Tram. La visita rilevò che i motori non sono pronti, che la linea è in più punti incompleta ed anche il materiale è deficiente per numero. A seguito di ciò nella seduta di ieri la Giunta ha deliberato di promuovere giudizio d'urgenza contro la Società concessionaria per farne assodare l'inadempienza e la responsabilità. La causa sarà discussa tra pochi giorni al nostro Tribunale Civile.

 

L'ORDINE Corriere delle Marche
Venerdì - Sabato 27 - 28 Agosto 1909

Gli esperimenti del tram elettrico

Ieri sera, verso le 19, la vettura elettrica adibita alla prova, compiva un paio di gite dal deposito a Porta Pia, con esito felicissimo, facendo accorrere, lungo il percorso, molta gente. Attorno alla vettura galoppava un nuvolo di ragazzi. La vettura era condotta dall'ing. Schiosari della Tomson, la Società appaltatrice dei lavori per la trazione elettrica.

Stamane gli esperimenti sono continuati. Per essi è stata adibita la vettura num. 12, sulla quale sono saliti l'Ing. Emilio Belfrond - direttore dell'esercizio tranviario che sarà inaugurato tra breve - l'ing. Schiosari, il concittadino prof. Carlo Andreucci, consigliere della Tomson - e che ebbe tanta parte nella stipulazione del vantaggioso contratto al quale dobbiamo il tram elettrico - il cav. Ulisse, capo ufficio della Polizia Urbana, un nostro reporter e il brigadiere delle guardie municipali Paradisi. La vettura condotta dallo stesso ing. Schiosari, è uscita dal deposito e s'è inoltrata sul binario fino al passo al passo a livello. Quindi a dovuto fermarsi non potendo proseguire mancando l'autorizzazione della Direzione delle Ferrovie - autorizzazione che malgrado qualche punto controverso, già quasi appianato, verrà tra breve.

La vettura è tornata indietro a mezza velocità giungendo sino a Porta Pia. Al suo passaggio e al suono della campana d'avviso la gente si ferma, esce dalla porta delle case e delle botteghe, mentre le finestre si popolano. I monelli attorniano correndo la vettura. Il tratto da Porta Pia a Piazza Umberto I, viene coperto lentamente; allo scambio davanti la chiesa del Sacramento, le vettura devia per il Corso e rapidamente raggiunge Piazza Cavour, dopo aver sostato allo scambio di Via Marsala.

Si volta quindi l'archetto e si ritorna indietro, fra la curiosità sempre crescente della gente, che accorre anche dalle vie trasversali. Si rifà la strada percorsa fino al deposito. Gli ingegneri decidono una nuova gita onde provare meglio gli scambi. E la vettura si mette in moto con maggior velocità, per Via Nazionale, via Ventinove Settembre, Corso, sino a Piazza Cavour. Col successivo ritorno al deposito, l'esperimento è finito. L'ing. Belfront e l'ing. Schiesari se ne dichiarano soddisfattissimi.

Nel pomeriggio ha avuto luogo un altro esperimento. Per domani mattina è stabilita una nuova prova con percorso più lungo e cioè dal deposito al Mattatoio. Saranno praticate lievi modificazioni al salvagente e all'apparecchio della luce. Le vetture elettriche hanno bellissima apparenza, sono comode, eleganti tali da poter gareggiare colle migliori che si conoscono. Ogni vettura, che porta sul fianco lo stemma di Ancona a colori misura otto metri di lunghezza e due di larghezza; le piattaforme sono comodissime e ben riparate dalle intemperie.

Nell'interno i sedili di legno corrono lungo le pareti. Dodici finestrini (6 per parte) arieggiano l'interno. La vettura è illuminata da cinque lampadine elettriche, all'esterno un potente riflettore da 32 candele si proietta sulla via. Le vetture sono verniciate all'esterno di color verde cupo, con riquadri gialli a filetti rossi; nell'interno a color legno levigato. Nel deposito si trovano attualmente dodici automotrici; a queste si aggiungeranno per ogni occorrenza vetture a rimorchio. Si ritiene che dentro una quindicina di giorni, potrà essere iniziato il servizio delle linee Stazione - Piazza Umberto; nelle altre linee potrà essere iniziato verso la fine di settembre.

 
Via XXIX Settembre all'altezza dell'attuale Largo Traiano.
Sulla destra il fabbricato più basso è l'Hotel Milano;
a sinistra il comodo accesso carrabile alla zona portuale.

La sanzione dell'Amministrazione servì a svegliare i concessionari che nell'ottobre successivo ultimarono l'impianto; l'inaugurazione avvenne il 19 ottobre 1909 con gran soddisfazione della cittadinanza.

La vettura tranviaria con il cartello "Piazza Cavour - Piazza d'Armi" scende corso Vittorio Emanuele all'altezza di Piazza Roma.


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