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Capitolo III - L'Avvento del Tram Elettrico - Parte II

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L'AVVENTO DEL TRAM ELETTRICO 



Tutti i testi e le fotografie utilizzate per la realizzazione web della - Storia dei trasporti di Ancona - sono stati tratti dal libro "C'ERA 'NA VOLTA EL TRANVE" stampato nel novembre 1996.
 
Sandro Censi: ricerca - elaborazione fotografica;
Giorgio Occhiodoro: testi.

DISPOSIZIONI GENERALI 

Art. 1 - Il tramvia elettrico nel Comune di Ancona, è esercitato dalla Società anonima "Tramvie ed imprese elettriche", concessionaria come al contratto 1° luglio 1908, rogito Pratilli.

Art. 2 - L'esercizio del tramvia, oltre alle disposizioni di legge e del regolamento ed alle altre norme generali che disciplinano nel Regno i servizi tramviari a trazione meccanica, è subordinato al presente regolamento, che riguarda l'azione dell'Autorità comunale per il regolare andamento del pubblico servizio.

Art. 3 - E' in facoltà del Sindaco, a termini dell'art. 151 della legge comunale e provinciale, di sospendere, per ragioni di pubblico servizio, durante quel periodo di tempo che sarà necessario, l'esercizio su alcune linee o tratti di linea. In tali casi la Società concessionaria non potrà pretendere compensi o indennità di sorta.

Art. 4 - La manutenzione dei tratti di strade e piazze compresi fra i binari, e dei tratti attigui per una larghezza di mezzo metro per parte e per tutta la lunghezza delle linee, sarà a carico della Società concessionaria.

Art. 5 - Nella esecuzione di qualunque lavoro, la Società concessionaria è soggetta alla sorveglianza dell'ufficio d'Arte municipale, alle prescrizioni de quale dovrà sempre ottemperare. I lavori, sia d'impianto che di manutenzione, dovranno essere condotti con la massima sollecitudine ed in modo di arrecare il minor possibile disturbo al pubblico transito.

Art. 6 - Il Comune provvederà all'ordinario servizio di sgombero della neve, di innaffiamento e di pulizia stradale. La Società concessionaria dovrà provvedere alla estrazione di tutte le materie dalla gola delle rotaie lungo tutte le linee tramviarie, accumulandole, nelle strade selciate, sui lati delle strade stesse. Dovrà pure curare che la lubrificazione delle rotaie nelle curve sia fatta in modo da evitare fastidiosi rumori.

Art. 7 - Oltre alle ispezioni annuali di tutto il materiale mobile da parte degli incaricati comunali, la Società concessionaria dovrà prestarsi a quelle altre straordinarie ispezioni a tutto il materiale di servizio ed alle officine, che venissero ordinate dalla Giunta municipale per costatarne lo stato e prescrivere le occorrenti riparazioni, modificazioni o rinnovazioni, con facoltà nella Giunta stessa di provvedere d'ufficio a carico della Società concessionaria, quando questa non ottemperasse alle ingiunzioni nel termine che gli fosse stato prefisso.

Art. 8 - Di ogni incidente che potesse causare sospensione o interruzione del servizio, la direzione del tramvia farà immediato e particolareggiato rapporto all'ufficio di polizia urbana.

Art. 9 - Nell'ufficio di polizia urbana e in quello della direzione del tramvia saranno tenuti , a disposizione del pubblico, appositi registri per i reclami sul servizio e sul personale.

Art. 10 - La pubblicità nelle vetture è soggetta alle speciali disposizioni che regolano il servizio delle affissioni e della pubblicità esercitato direttamente dal Municipio con diritto di riserva.


MATERIALE


Art. 11 - La Società concessionaria dovrà costantemente disporre di un sufficiente numero di vetture automotrici e di rimorchio.

Art. 12 - Le vetture, di tipo approvato dal Municipio, dovranno essere chiuse, a vetri, durante l'inverno, e solo nella stagione estiva potranno essere messe in circolazione aperte.

Art. 13 - Ogni vettura sarà distinta da un numero d'ordine progressivo sulle testate e nell'interno. Le vetture automotrici avranno numeri progressivi a partire dall'uno; le vetture rimorchiate avranno numeri progressivi a partire dal 51.

Art. 14 - Le vetture automotrici avranno la capacità di 20 posti a sedere, e un massimo di 16 posti in piedi ripartiti sulle due piattaforme. Le vetture di rimorchio saranno capaci di 45 posti, di cui 20 a sedere e 25 in piedi. Il numero dei posti sarà visibilmente indicato tanto nell'interno delle vetture quanto sulle piattaforme. Inoltre nell'interno delle vetture sarà scritto, in modo visibile, il divieto di fumare e di sputare.

Art. 15 - Tutte le vetture dovranno essere fornite dei prescritti apparecchi di sicurezza e di arresto.

Art. 16 - Ogni vettura porterà all'esterno cartelli mobili (di notte convenientemente illuminati) indicanti in modo visibile la sua destinazione.

Art. 17 - Tutte le vetture in servizio dovranno sempre trovarsi in stato di ottima manutenzione e pulizia, sia per quanto riguarda l'equipaggiamento elettrico e meccanico, sia per quanto riguarda la conservazione e la pulizia dell'interno e dell'esterno. Particolare prescrizione è fatta per la manutenzione dei motori elettrici, che deve essere curata in modo da eliminare, durante la marcia, ogni inconveniente ed anche quei rumori che potrebbero derivare dalla non perfetta manutenzione dei motori stessi.

Art. 18 - La Società concessionaria è obbligata, durante tutto il tempo della concessione, di mantenere l'intero impianto e tutto il materiale mobile ed immobile al completo ed in perfetto stato di manutenzione. 

NORME E PRESCRIZIONI DI SERVIZIO

 
Art. 19 - Ogni vettura motrice sarà scortata da un manovratore e da un bigliettaio; ogni vettura di rimorchio sarà scortata da un bigliettaio, che abbia l'idoneità e l'incarico di manovrare il freno.

Art. 20 - I manovratori dovranno arrestare prontamente la vettura ad ogni invito delle persone che desiderino salirvi e ad ogni segnale di fermata dato dal campanello della vettura. Le vetture non potranno fermarsi per prendere o lasciare passeggeri:

- sui tratti di linea in curva e sulle forti pendenze;

- sugli scambi;

- in corrispondenza agli sbocchi delle strade laterali ai binari;

- al passaggio a livello della ferrovia;

- sotto l'arco di porta Pia;

- nella salita di piazza Garibaldi;

- nel percorso, in salita, di via Marsala.

(Nello scendere la questa via le vetture si potranno fermare sul tratto fra il corso Mazzini e il corso Vittorio Emanuele)

Nel percorso in salita del Corso Vittorio Emanuele le vetture potranno fermarsi soltanto:

- prima dell'imbocco di via Podesti;

- in piazza Roma;

- prima dell'imbocco di via Marsala.

Art. 21 - Il bigliettaio dovrà dare prontamente il segnale di arresto ad ogni invito che gli venga fatto da chi si trova sulla vettura o desidera salirvi. A questo scopo, il bigliettaio, quando non sia occupato nella distribuzione dei biglietti, dovrà stare, di norma, sulla piattaforma posteriore della vettura rivolto verso la strada.

Art. 22 - Il segnale di fermata consiste in un colpo di campanello e quello di ripresa della corsa in due colpi.

Art. 23 - Qualunque sia la causa dell'arresto, il manovratore non dovrà rimettere in movimento la vettura senza avere avuto il segnale convenzionale dal bigliettaio. Il segnale di ripresa della corsa non dovrà mai essere dato dal bigliettaio prima che tutti quelli che desiderano scendere abbiano fermato i piedi in terra e fino a che, chi è salito, non abbia oltrepassato il cancello. In entrambi i casi, avanti di riprendere la corsa, il manovratore deve sempre dare un colpo con la campana a pedale.

Art. 24 - I manovratori dovranno servirsi della campana a pedale per richiamare l'attenzione dei pedoni e dei conducenti veicoli, avendo cura di non abusare di questo segnale, perché non perda della sua efficacia e non diventi una inutile molestia per il pubblico. Non dovranno però mai omettere detto segnale all'inizio del movimento delle vetture, nelle curve e in vicinanza delle strade trasversali alle linee tramviarie.

Art. 25 - Il manovratore, ferma la prescritta velocità, deve sempre usare la massima prudenza nel condurre la vettura e limitarne, a passo d'uomo, la velocità quando eventuali ingombri non lo rendano sicuro di avere avanti a sé un sufficiente tratto di libero percorso. Agli sbocchi delle vie laterali, all'incrocio con altre vetture percorrenti il binario attiguo, ed ove ostacoli di qualsiasi genere tolgano la libera visuale della strada, il manovratore rallenterà la corsa per essere pronto ad arrestare la vettura. Così pure rallenterà la corsa all'avvicinarsi di curve strette ed in corrispondenza degli scambi, al fine di evitare scosse o deragliamenti. Il manovratore non passerà a fianco di altri veicoli, specialmente se in movimento, se non vi sarà sufficiente distanza; in ogni modo egli rallenterà la corsa della vettura e non farà mai esclusivo assegnamento sull'effetto della campana d'allarme per oltrepassare veicoli o persone. Così, se in prossimità del binario o su di esso si trovassero veicoli o passanti, il manovratore non dovrà presumere che si ritirino in tempo per non essere investiti, ma rallenterà la corsa e non la riprenderà se non quando la linea non sarà sgombra. Nell'ufficio di direzione del tramvia sarà affisso il quadro delle velocità prescritte dalle competenti Autorità.

Art. 26 - Le vetture che entrano in città dovranno sostare alle barriere daziarie ed attendere, per proseguire, il permesso degli agenti daziari. I passeggeri che dovessero scendere di vettura per adempiere le formalità daziarie, perderanno il diritto di continuare la corsa. Per facilitare la visita nelle vetture potranno essere presi dall'Amministrazione comunale provvedimenti speciali.

Art. 27 - A vettura completa saranno, a cura del bigliettaio, esposti, sulle piattaforme, appositi cartelli portanti la parola "completo". In tal caso il manovratore non potrà arrestare la vettura al segnale di persone che volessero salirvi.

Art. 28 - Durante l'orario della pubblica illuminazione, o in caso di fitta nebbia, le vetture dovranno essere convenientemente illuminate all'interno e portare all'esterno tre fanali a riflettore: due sul davanti e l'altro nella parte posteriore della vettura.

Art. 29 - Per tutto l'orario di servizio e senza alcuna interruzione dovrà a Porta Pia, in Piazza Garibaldi ed in via Marsala, stazionare un cantoniere in divisa con l'incarico, specialmente, di segnalare l'avvicinarsi delle vetture e di regolare la circolazione dei veicoli e il transito dei pedoni.

Art. 30 - Le vetture che non siano in servizio non possono essere lasciate sui binari. Le fermate lungo le linee dovranno, per qualunque caso ed in specie per la salita e la discesa dei passeggeri, essere limitate al tempo strettamente necessario.

Art. 31 - Gli oggetti rinvenuti nelle vetture dovranno essere, senza ritardo, consegnati alla direzione del tramvia e da questa trasmessi, entro tre giorni all'economato municipale. 

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PERSONALE

 
Art. 32 - I controllori, i bigliettai, manovratori, cantonieri, ed in genere tutto il personale aventi rapporti diretti col pubblico, dovrà indossare in servizio una divisa uniforme.

Art. 33 - Ogni agente in divisa, a qualsiasi categoria appartenga, dovrà avere sul colletto della giubba e sul bavero del cappotto un numero di riconoscimento. Tale numero non potrà essere per qualsiasi ragione asportato o nascosto durante il servizio.

Art. 34 - Le divise del personale dovranno essere approvate dal Municipio, il quale si riserva la facoltà di proibire l'uso di quelle che fossero, a suo giudizio, in istato poco decente.

Art. 35 - Il personale deve tenere costantemente un contegno irreprensibile e usare modi urbani verso il pubblico; deve pure attenersi agli avvertimenti che, in conformità al presente regolamento, venissero dati dai funzionari comunali preposti alla sorveglianza del servizio e dalle guardie municipali.

Art. 36 - Gli agenti del tramvia, in servizio, dovranno astenersi ad ogni conversazione fra loro o con i passeggeri. In caso di contestazione col pubblico gli agenti potranno richiedere l'intervento delle guardie municipali; saranno però sempre tenuti ad usare maniere cortesi con chicchessia.

Art. 37 - E' vietato al personale in servizio di fumare, mangiare, bere o dormire nelle vetture in moto o ferme o di restarvi in modo sconveniente.

Art. 38 - Il bigliettaio dovrà aiutare nel salire e nello scendere dalla vettura gl'infermi, i vecchi e i fanciulli.

Art. 39 - Il personale non potrà mai, nemmeno nelle fermate, abbandonare la vettura. In caso di assoluta necessità e nei soli luoghi di stazione, potrà, uno dei due incaricati del servizio, allontanarsi momentaneamente dalla vettura assicurandosi della presenza dell'altro. Il manovratore dovrà inoltre, prima di scendere, serrare i freni e togliere dl regolatore la manovella del commutatore - inseritore.

Art. 40 - Entro 30 giorni dalla approvazione definitiva del presente regolamento, la società concessionaria dovrà trasmettere al Municipio l'elenco nominativo di tutto il personale impiegato nel tramvia, con le precise generalità di ciascuno. Da tale elenco, indicante le speciali attribuzioni di ciascuno, dovrà risultare che i manovratori hanno subito l'esame di abilitazione da parte dell'Ispettorato governativo delle ferrovie ed hanno ottenuto l'approvazione al servizio, conforme la legge prescrive. Nessun agente potrà per qualsiasi ragione essere adibito alle funzioni di manovratore, se non possiede la regolare autorizzazione dell'Autorità competente. Ogni manovratore dovrà essere costantemente munito - in servizio - del libretto personale, contenente la riportata abilitazione. La Società concessionaria avrà cura di comunicare sollecitamente al Municipio ogni variazione che venisse portata nel ruolo e in ciascuna categoria del personale.

Art. 41 - Il Municipio potrà richiedere il licenziamento di quegli agenti che si fossero dimostrati incapaci, o resi colpevoli d'imprudenza, o avessero mancato di rispetto al pubblico o ai funzionari ed agenti comunali.

 
NORME PER I VIAGGIATORI


Art. 42 - I viaggiatori devono salire e scendere dalla vettura, sia in piena linea che ai capo linea, dalla sola parte opposta all'interbinario e dal solo cancello della piattaforma posteriore, dovendo tanto in corsa che in stazione ogni altro cancello essere tenuto costantemente chiuso, sotto la personale responsabilità del manovratore per i cancelli della piattaforma anteriore, e del bigliettaio per quelli della piattaforma posteriore. Nei capo linea e nelle linee a semplice binario, i viaggiatori dovranno salire e scendere dal cancello della piattaforma posteriore, che a tale scopo sarà designato.

Art. 43 - Ai passeggeri è vietato:

a) di salire o tentare di salire sulle vetture portanti l'indicazione "completo"

b) di salire o di scendere dalle vetture in movimento;

c) di aprire i cancelli e di passare da una vettura all'altra;

d) di sporgersi fuori delle vetture e di lanciare dalle finestre oggetti che possono recar danno ai passanti;

e) di rivolgere la parola al manovratore o di distrarlo in altro modo;

f ) di ostruire gl'ingressi della vettura, di stare in piedi nella corsia centrale o sui predellini delle piattaforme e di sedersi sulle sponde di esse;

g) di fumare all'interno delle vetture anche se queste hanno i vetri abbassati, di sputare sul pavimento della vettura e delle piattaforme, di mangiare, bere, cantare, suonare, fare questua, schiamazzare e contenersi in modo sconveniente;

h) di toccare, sotto qualsiasi pretesto, gli apparecchi elettrici, i freni e la cordicella dell'archetto;

i ) di recare guasti o di insudiciare in qualsiasi modo le vetture.

Art. 44 - L'intero prezzo della corsa è dovuto anche se il passeggero salga o discenda in punti intermedi. Nessun passeggero può occupare più di un posto. I posti in piedi sulle piattaforme sono considerati come i posti nell'interno delle vetture. Ogni passeggero potrà portare bagagli od oggetti purché non eccedano complessivamente il peso di 20 chilogrammi ed il volume di m. o,50 x m. 0,25 x m. 0,30. I fanciulli di altezza inferiore al metro non pagano il biglietto, purché non occupino un posto a sedere e ciascuno sia accompagnato da persona adulta. Due fanciulli, accompagnati da persona adulta, pagano un solo biglietto.

Art. 45 - I trasgressori ai divieti ed alle norme di cui agli articoli 43 e 44 e coloro che riuscissero in qualunque altro modo molesti, saranno dal bigliettaio invitati a discendere; in caso di rifiuto il bigliettaio ricorrerà agli agenti della pubblica forza.

Art. 46 - Non potrà essere ammesso nelle vetture un numero di passeggeri maggiore di quello prescritto e segnato nelle vetture stesse. Il bigliettaio è responsabile della rigorosa osservanza di questa disposizione.

Art. 47 - Non saranno ammessi nelle vetture gli ubriachi e coloro che per altri motivi possono, nei riguardi dell'igiene e della decenza, riuscire pericolosi o molesti.

Art. 48 - E' vietato d'introdurre nelle vetture cani o altri animali. E' parimenti vietato di portare oggetti infiammabili ed esplosivi, involti di biancheria sudicia, cesti, pacchi e oggetti qualsiasi, che per forma, volume o cattivo odore possano riuscire molesti.

Art. 49 - Non è permesso ai viaggiatori di portare armi da fuoco, a meno che prima di entrare nella vettura facciano constatare al personale di servizio che le armi sono scariche.

Art. 50 - In caso di deviamento, i passeggeri dovranno scendere dalla vettura per facilitare il collocamento della vettura stessa sul binario. Dovranno altresì discendere, a richiesta del personale, qualora occorresse eseguire riparazioni o visite al macchinario delle vetture. E' assolutamente proibito a chiunque di attaccarsi alle vetture in movimento.

 
STAZIONI, ORARI E TARIFFE

 
Art. 51 - I punti di stazione per le vetture sono:

1. Tiro a segno;

2. Piazza Cavour;

3. Piazza Umberto I°;

4. Piazzale della Stazione Ferroviaria;

5. Officina elettrica del tramvia in via Palombella;

6. Salita del Pinocchio.

Art. 52 - Le fermate lungo le linee urbane saranno facoltative, salvo le eccezioni di cui all'articolo 20.

Art. 53 - Il numero e l'orario delle corse giornaliere sulle varie linee con l'indicazione dei prezzi relativi, sono, in relazione al contratto di concessione, determinati semestralmente dalla Giunta Municipale, intesa la Società concessionaria, salvo l'approvazione da parte dell'autorità governativa a termini dell'art.42 del regolamento 17 giugno 1900 N.306.

Art. 54 - L'orario e la tariffa saranno pubblicati e tenuti costantemente esposti in apposite tabelle nei punti centrali della città, nei luoghi di stazione e in ogni vettura.

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ELENCO DEGLI AVENTI DIRITTO ALLA LIBERA CIRCOLAZIONE

E AI BIGLIETTI A PREZZO RIDOTTO

Art. 55 - Avranno diritto alla libera circolazione sulle linee tramviarie:

a) il Sindaco e gli assessori delegati agli uffici d'Arte e di Polizia urbana;

b) il Segretario generale del Comune;

c) l'Ingegnere capo e l'Ingegnere aggiunto;

d) il Capo ufficio di Polizia urbana e il Sostituto;

e) l'Ufficiale sanitario e il Medico aggiunto;

f ) il Direttore e l'Ispettore del dazio di consumo;

g) l'Assistente principale e l'Assistente di 1.a classe dell'ufficio d'Arte;

h) il Sorvegliante delle strade interne e il Capo cantoniere.

Il Municipio, al principio di ogni anno, e ad ogni eventuale cambiamento di persone, farà pervenire alla Società l'elenco nominativo dei rappresentanti e dei funzionari suddetti, ai quali la detta Società rilascerà una tessera speciale di riconoscimento.

Le guardie municipali in divisa, od anche col solo berretto, potranno, per ragioni di servizio, salire e rimanere sulla piattaforma anteriore delle vetture, e percorrere gratuitamente le linee, purché in numero non maggiore di due.

La Società concessionaria somministrerà, ogni anno, al Municipio - a tariffa ridotta della metà - ottantamila biglietti da distribuirsi ai maestri elementari, agli agenti daziari, ai famigli comunali per l'adempimento delle funzioni cui sono destinati.

 
PENALI

 
Art. 56 - Per ogni infrazione e per ogni giorno in cui si verificasse l'infrazione, da parte della Società concessionaria o dei suoi dipendenti, alle norme e prescrizioni contenute nel presente regolamento, verrà dal Sindaco applicata una penalità che da una lira, potrà estendersi a 50 lire. L'applicazione delle penalità suddette non pregiudica la facoltà nel Municipio di ripetere, a senso di legge, l'indennizzo di maggiori danni e spese.

Art. 57 - Le contravvenzioni al presente regolamento verranno contestate dalle guardie municipali e dagli altri agenti della forza pubblica.

 

Avrè notato che drento a le veture nun se pudeva fumà e mancu sputà per tera; chisà se se pudeva sputà dal finestrì?... La Socetà duveva stà atenti a lubrificà ben bè le rutaie specialmente intele curve de modo che, quando pasava el tranve, le rote nun stridesse cume sucedeva a la curva in cima a via Marsala che dava logo a le vivaci pruteste d'j abitanti.

"El tranve del Pià" sta transitando su C. Carlo Alberto davanti allo Stabilimento Confezioni di Giannini e, a destra, alla fonderia
di Oddo Rotelli che passò successivamente all'Ing. Zucchi.
 
 

El Municipio se becava la beleza de otantacinquemila biglieti a l'ano a metà prezo pr'j maestri elementari, p'rj dazieri, p'rj famigli, ecc. Nun se pudria fa pure ogi, magari metendoce pure i pensionati?....

Intanto che Ancona se svilupava e se slargava, ancora i borghi, specialmente lungo la costa, tendevane a ingrandise. Palumbela, Turete, Palumbina Nova, Palumbina Vechia e Falconara imposero la soluziò del prublema del trasporto publico cun mezi publici a la porta de tuti; e po' c'erane, oltre a l'interesse funzionale tra Ancona e i borghi costieri, ancora el rapido svilupo de le località balneari sempre più frequentate da le famiglie.

 
Il tram di Falconara con rimorchio sta passando a fianco della Stazione Ferroviaria sul lato dove c'era l'Ufficio Postale; in primo piano un carro a quattro ruote con due cavalli al tiro più uno di scorta.
 


In particolare richiamavane i bagnanti le località de Palumbina Nova e Palumbina Vechia perché ciavevane 'na spiagia da sogno, tuta sabia e cul'acqua bassa ch'era l'ideale pr'i fioli.

Po' c'era la spiagia de Palumbela cul Stabilimento de la Salute indò s'arivava cul sotopasso a la ferovia, e , per chi nun jè piaceva la sabia, c'era la spiagia breciosa de Falconara che se ragiungeva cul sovrapasso a la ferovia.

Così l'urbanizaziò costiera fra Ancona e Falconara cunvinse j aministratori a cedere a la presò popolare e finalmente intel 1913 fu realizato el servizio tranviario extraurbano fra Ancona e Falconara.

Fu un sforzo colossale perchè se duvè stende ben 7800 metri de binario oltre ai doppi trati pe l'incrocio de le veture, tuta la palificaziò a sostegno de la linea eletriga d'alimentaziò, la centrale pe la corente necesaria e in ultimo la scelta del tipo de motrici e rimorchi che nun oudevane ese picole cume quele de la cità.

 
Piazzola di scambio a Palombina; si sono già incrociate le vetture: quella in primo piano diretta in Ancona, l'altra verso Falconara; sulla destra si vede il cavalcavia per l'accesso alla spiaggia.
 
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Nell'accordo, oltre che il Comune e la Società, prese parte anche l'Aministraziò Provinciale che si impegnava a sue spese per la prosecuziò e el completamento de la linea.

Erane le ultime speranze de realizà progeti de tranvie extraurbane de cui se parlava da tanti ani e che duvevane culegà Loreto, Osimo, Falconara, Chiaravalle, Jesi, Filottrano pe chiude l'anelo a Loreto.

Se tratava de progeti un po' fantasiosi che la rapida fortuna de le autocorriere col motore a scopio stava anulando giorno dopo giorno.

 
Piazzale della Stazione Ferroviaria di Ancona con transito di tram di città; notare i due "vespasiani" davanti all'ingresso e un'autocorriera ferma in basso. I due carri sono: il primo di "Antò de Falasco" con il cavallo "Palì" e dietro Mario con il cavallo Marco; ambedue i cavalli hanno la testa ricoperta con un rudimentale "capelì" contro l'insolazione.


La convenzione venne sotoscrita el 19 magio 1913 da l'Ing. Moroder per la Provincia, da l'avocato Veschi, Sindaco d'Ancona e daj Ingg. Rossi e Polacco per la Società; la concessione fu poi perfezionata definitivamente col contratto del 7 genaro 1914.

Le veture de sta nova linea erane un po' più grandi de quele de cità, erane 'na specie d'incrocio fra queste e un treno de le ferovie.

Ciavevane motori più potenti e veloci per cui pudevane 'tacà ancora dò rimorchi; ciavevane i sedili comodi e girati in direziò de marica; sei grandi finestrini per parte con vetri regolabili e sbassabili d'estate; do grossi fari davanti e un'altro suplementare in alto; do archeti d'alimentaziò che usavane uno per volta secondo la direziò de marcia.

 
Due convogli con rimorchio si incontrano sulla piazzola di scambio
 della Palombella; sulla destra la recinzione di cemento posta
a protezione dei binari ferroviari.
 
Questa è la famigerata vettura che porta la tabella: Tiro a segno - Stazione - Palombella, che spesso lasciava a terra i passeggeri "palumbelari".


Fino alla Palombela arivava la linea citadina ma, racontane i Palombelari, era un po' dificile montace su perché nun 'rivava mai al capolinea.

Infati, sicome era a binario unico, se el manovratore vedeva in lontananza cenì giù el tranve de Falconara, se fermava, invertiva i comandi e ripartiva a tuta bira, senza fermase più fino a la staziò. Per questo i Palombelari el chiamavane el tranve fantasma!....

El binario cureva sul bordo verso mare de la Strada Nazionale; in pogo più de mezora s'andava d'Ancona a centro a la staziò vechia de Falconara passando e fermandose a la staziò d'Ancona, a la Palumbela, a Turete, a Palumbina Nova e Palumbina Vechia.

Come s'è deto prima el binario coreva a fianco de la Strada Nazionale, che nun era asfaltata, ma che se pure el trafico nun era tanto la polvere c'era lustesso.

Alora la Direziò del tranve cià avuto un'idea a dì pogo fantastica: inafià la strada cu l'acqua per smorcià la polvere.

Fece costruì un carro - bote eletrigo, che puteva andà sui binari, veniva rimpito d'acqua e adoprato d'estate pr'inafià la strada: pe l'insù sghizava a sinistra, pe l'ingiù a destra; dicene che el risultato superò ogni aspettativa....'na bela penzata!

 
Ecco "la penzata dell'Azienda Tranviaria: il carro-botte elettrico per innaffiare la Strada Nazionale che correva a fianco della linea tranviaria; qui si vede "sghizà" verso destra: il carroè diretto verso Ancona.
 

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Cume s'è deto la linea ciaveva un binario solo e pe fa in modo che pudesse adoprà più motrici, una in senso contrario a qul'altra, l'incrocio fra un tranve ch'andava a Falconara e uno che veniva in Ancona, c'erane le piazole de sgambio; in pratiga qualche trato de dopio binario che pe la linea de Falconara erane a Palumbela, a Turete, a Palumbina Nova, a Palumbina Vechia e davanti a la Staziò de Falconara.

Rivati qui le veture andavane avanti e facevane un giro in mezo a le case periturnà dopo al binario principale davanti a la Staziò.

 
Il tram che collegava Ancona con Falconara Marittima è fermo davanti alla vecchia Stazione Ferroviaria di Falconara dove c'è già pronto un "fiacarista" con carrozza e cavallo per i collegamenti interni della borgata.

 

Indò c'era el dopio binario, i sgambi duvevane esse girati a mà; questo sucedeva se capisce, ancora pel tranve de cità e per questo, anche pe nun fa calà giù ogni volta el conducente (che saria stato un sfinimento), era stato fato un bugo sul pavimento, de fianco al posto de guida, indò el manovratore, fermandose giusto sopra el sgambio, infilava 'na sprangheta de fero cu la punta a cortelo e la girava mandando l'ago del sgambio a la posiziò giusta!....

 
Piazzola di scambio a Porta Pia: s'incrociano le vetture del tram di Falconara con quello di città; notare che i binari corrono all'esterno di Porta Pia sull'allargamento ottenuto dalla demolizione del bastione di Santa Lucia. Sulla strada sottostante baracchette di legno per la guardia di Finanza.
 

EL TRAMBE AL FILIBUSSE

Eugenio Gioacchini (Ceriago)

Benvienga! Ah, bravo; alora te saristi
el filobusse! Belo, e che 'leganza!
Oh; so cuntento che ce semo visti!
Ma cala, nun te dà tropa importanza,
puzi de late, te, vicino a me!?
Semo coleghi? E damoce del te. 
          Amico, se so vechio e sganganato,
          valo de più de te; ciò 'n te le spale
          l'unore d'un servizio ch'è durato
          'na quarantina d'ani. Nun c'è male
          no? Pròvece te a fali, ragazì,
          e po' me'l zaprai dì' cusa vol dì. 
Nun te gonfià se senti che la gente
te loda e te fa mile cunplimenti;
se te manca un mumento la curente
sentirai, fiolo i copli e i acidenti
che se te pine tuti in te 'na bota
nun salvi manco el ragio d'una rota. 
          Io, quando so' venuto qui in Ancona,
          la gente ene rimase a boca uperta.
          "Acinini - diceva ogni persona -
          camina senza gnente! Che scoperta!"
          Ma adè che me so fato vechiarelo
          vòlene a te, più giovine, più belo,
più vicino al prugresso. Viva zio,
è ora che me mètene a riposo
come el trambe a cavali al tempo mio
ma ho fato tanto el bulo e l'imbizioso,
col sono alegro dela campanela,
al Tir'a Segno, al Pià, la Palombela
          ma sona chiochio adè la campanela;
          per fa' la via Marzala ciò el panciò,
          me crica i ossi e vago in ciampanela.
          Volene a te, capisciò, hane ragiò.
          Te cedo el posto, toca a te, camina
          ma.....nun 'zardate de pià a la berlina
'stu vechio trambe, un vero veterà,
che tuta Ancona ha straginato,
che ha seguitato a cure, a scarozà
pure dopo ch'è stato mutilato.
....Ho fato tuto quelo ch'ho poduto;
le camionete un po' m'ha sostenuto,
          so' andato avanti come fusse fusse,
          da pòro cà, ma ho fato el mi' duvere
          e t'ho spetato, caro filibusse,
          sfrutando le risorze del mestiere.
          ....Ma n'j la fago più!... Te vieni,...io vago;...
          camina!...E te prutegia San Ceriago!
 
 
Cuscì sti tranve ene andati avanti, guasi senza gambiamenti salvo le periodiche revisioni fate intel'oficina d'j frateli Ugolini, fino al 1943 quando era de già cuminciata la guera; intel fratempo la gente aveva cuminciato a bazigà numerosa, d'estate, la Palumbina e le altre spiage tra Ancona e Falconara rimpendo le veture e i rimorchi fino a l'ultimo posto.....e ancora de più: se tacavane de fori!
Famiglie intere pasavane la dumenica al mare facendo el bagno intun'acqua pulita; pe queli che nun sapevane nutà c'erane le zuche seche o le ciambele de salvatagio che nun erane altro che vechie camere d'aria d'utumobile o motocicleta, cul piciolo girato de fori, ben gonfiate!
Se purtavane el magnà da casa: pastasciuca, pache de pumidori e melanciani arosto, do fete de murtadela, un gocio de vì pr'i più grandi e po' l'inguria!
 
Il tram fi Falconara in sosta davanti alla Stazione Ferroviaria di Palombina, proprio davanti al cavalcavia d'accesso alla bella spiaggia sabbiosa. 
 
 
El cà di tranvieriera Antò, stava intel deposito del tranve aj Archi; el Comm. Dante Dini, ex dipendente de l'Azienda lo ricorda ancora con affeto, dice che rideva cume un crestià! E sicome sorvegliava el deposito j avevane meso intela testa el bereto da cuntrolore. Quando je dicevane: Antò va al bar de la Staziò, fate dà la pastarela, lu partiva a razo e de sti viageti ne faceva do - tre al giorno, po' i tranvieri, dopo, pagavane. Quando la squadra operai la matina partiva per i lavori de riparaziò lungo la linea, Antò dopo un po' partiva da solo e incumè li ritruvava e faceva le feste a tuti; j mancava solo la parola.
 
"Antò", la mascotte dei tranvieri, con il berretto regolamentare su cui spicca il filetto d'oro da controllore "ad honorem".
 
 
Intanto a Falconara era stata demolita la vechia staziò feroviaria ch'era in piedi da più de setant'ani pe sostituila cu 'na staziò nova, imponente, a l'alteza de l'importanza de snodo feroviario. Ancora la Strada Nazionale aveva fato prugresi: era stata asfaltata per cui i cari - bote pr'inafiala d'estate nun servivane più; el trafico era aumentato cui novi mezi cul motore a scopio: utumobili, camii cu le rote de gomma piena, qualche autocoriera in concorenza cul tranve e cul treno.....guasi se cuminciava a sta mejo.....
 
Una splendida immagine del nuovo cavalcavia su cui sta transitando una vettura con due rimorchi del tram di Falconara. In basso a sinistra la vecchia Strada Nazionale, in alto a destra via Lamaticci e in cima al colle il muligno di Brugiapaglia detto "castelo".


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