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Capitolo II - El tranve a cavali

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EL TRANVE A CAVALI



Tutti i testi e le fotografie utilizzate per la realizzazione web della - Storia dei trasporti di Ancona - sono stati tratti dal libro "C'ERA 'NA VOLTA EL TRANVE" stampato nel novembre 1996.
 
Sandro Censi: ricerca - elaborazione fotografica;
Giorgio Occhiodoro: testi.

In questa atmosfera di conquiste e di progresso si evidenziò ad Ancona la necessità di un mezzo di trasporto rapido che collegasse la stazione con la città e il centro con la periferia. L'Amministrazione Comunale prese in esame la situazione sia perché pressata dai cittadini sia per una questione di prestigio considerato che già Milano, Torino e altre città maggiori disponevano di servizi  tranviari. Così nel 1878 venne emessa la delibera di approvazione del progetto di costruzione della linea tranviaria a cavalli dopo che il Sindaco Frediani, ad un consigliere interpellante, aveva precisato che il "servizio a macchina" (cioè il tramway elettrico) non sarebbe stato istituito sino a quando non fosse andato senza pericolo. In ogni caso il binario era buono tanto per la trazione a cavalli quanto per quella meccanica. Finalmente il 7 luglio 1881 il Comune conferiva all'imprenditore Giovan Battista Marotti, montemarcianese, la concessione del  servizio tranviario nonché l'incarico di edificare uno stabilimento balneario.

 

Un tram a cavalli diretto alla la stazione ferroviaria, ha appena incrociato la vettura diretta al centro nello scambio in prossimità di Porta Pia.
 
La pianta topografica della città inserita nella Guida di Ancona del Feroso pubblicata nel 1883 dall'editore Moretti.
 

LE STRADE D'ANCONA
Adriano Mengarelli (2/11/1883 - 5/2/1933)
 
Cunsiglieri , fè tantu e nun fè gnente;
ma, digu, ve par questa la maniera?
Ve fè vedè a girà matina e sera,
ma nun cumbinè proprio 'n'acidente!
Fenì de purtà a spassu tanta gente;
qui nun se va più avanti; primavera
è distante e se meti un piede in tera
diventi un porcu o l'omo più indecente.
Vuialtri che girè de giornu e note
cù la caroza, el tranve o in bicicleta,
miga pensè a chi cià le scarpe rote!
Gniantri intantu, pòri crucefissi,
'n te la stoia fugamo e, porca breta,
ce fè stà a molo cume i stucafissi.

I lavori iniziati quasi subito e, nonostante il periodo invernale e la contemporanea costruzione dell'acquedotto che aveva reso quasi impossibile il traffico cittadino, il 1° dicembre 1881  i lavori giunsero al termine e il servizio inaugurato; per la rimessa di cavalli e carrozze tranviarie fu scelta l'area sulla destra della Via Nazionale di fronte all'officina del gas. Furono istituite due linee: la prima di un paio di km., collegava la stazione ferroviaria con la piazza del Teatro delle Muse; la seconda linea, di oltre tre km., partiva da Piazza Cavour e arrivava sino a Piazza d'Armi (Piano S. Lazzaro).

Particolare della carta del Feroso con il primo tratto di binario realizzato che collegava la stazione alla Piazza del Teatro.

 

Altro particolare cartografico con il collegamento tra Piazza Cavour e Piazza del Teatro;notare gli scambi al capolinea di Piazza Cavour, a piazza Roma mentre in Piazza del Teatro c'era il capolinea con scambio della linea diretta con il Piano S. Lazzaro.
 
Nel terzo particolare della carta la linea che risaliva lungo Corso C. Alberto, provenendo dal centro; notare l'incrocio con la strada ferrata regolamentato dal "pasalivelo" nei pressi del Palazzo Gozzi e il capolinea che era il termine del Corso.

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DAL CORRIERE DELLE MARCHE
GIOVEDI' - VENERDI' 1 - 2 DICEMBRE 1881

TRAMVIA

Come abbiamo ieri annunciato, stamane è principiato l'esercizio del tramvia dalla Stazione a Piazza Nuova. Dopo tante questioni, dopo tante delusioni finalmente il tram è un fatto compiuto! A norma della deliberazione del Consiglio Comunale la trazione è fatta a cavalli. Il servizio pubblico è cominciato stamattina alle ore 7 con due carrozze a ciascuna delle quali sono attaccati due cavalli. In questo modo il servizio può essere continuo, ed il pubblico non deve aspettare che pochi minuti. Mentre una carrozza fa l'andata, l'altra fa il ritorno e lo scambio viene effettuato nel doppio binario di Via Porta Pia o in quello vicino all'ufficio del Dazio. Le carrozze adoperate oggi sono fatte a giardiniera; domani però, probabilmente, si useranno le carrozze coperte. Il prezzo stabilito per la sola andata e pel solo ritorno è di 15 centesimi. In opinione generale però questo prezzo è troppo elevato. Non si potrebbe ridurre a 10 centesimi come si fa nelle altre città? Crediamo che questa riduzione oltre che di comodo, tornerebbe di vantaggio all'Impresa che potrà ottenere un maggior concorso. Il tramvia impiega circa 10 minuti da Piazza Nuova alla Stazione. Il servizio è fatto benissimo e malgrado che per la curiosità di un primo giorno sia accorsa molta gente, non accadde alcun inconveniente. Speriamo che anche di seguito tutto procederà bene.

Diamo l'elenco del personale addetto al tramvia:

Corradi ing. Corrado - Direttore
Sbaffi Luciano - Capo movimento
Ferretti Emiliano - Controllore
Caminetti Cesare - Capo stalla
Marchetti Raniero - Conduttore
Balicchia Cesare - Conduttore
Catena Antonio - Conduttore
Forini Vitaliano - Conduttore
Svernelli Nicola - Cocchiere
Belelli Ernesto - Cocchiere
Matteucci Ernesto - Cocchiere
Mengarelli Eugenio - Cocchiere

Un guardiano alla rimessa, 4 stallieri e 3 cantonieri. In tutto 20 persone.

L'impresa Marotti oltre che aver impiegato molti fiaccherai della nostra Città in questo servizio, volendo mostrare le proprie intenzioni benevoli verso di essi ne ha impiegati  quattro in un tamway di Roma e qualche altro probabilmente vi sarà occupato. Questo bell'atto dell'Ingegnere Marotti non ha bisogno di commenti: basta accennarlo. Com'era da prevedersi, tutt'oggi vi fu molta gente che si prese lo spasso di una gita in tram e ve ne fu pure molta che si accontentò di guardare. L'impressione generale, ci piace constatarlo fu buonissima. Sabato si metteranno in moto 4 vetture. Il Municipio ha pubblicato il seguente manifesto:

Tutte le vetture pubbliche e private, i carri e carrettini dovranno, cominciando da oggi (I°) nel percorrere le Vie, lasciare libero il binario del Tramvia; ove avvenisse che un veicolo di qualunque si si trovasse per qualsiasi impreveduta circostanza lungo le rotaie, dovrà immediatamente allontanarsi da esse al primo segnale dato dalla cornetta annunciante l'arrivo delle vetture del Tramvia stesso.

E' inoltre severamente proibito, e saranno puniti con tutto il rigore delle vigenti leggi coloro che porranno lungo il binario sassi, legni, e qualunque altro oggetto che possa impedire o recar danno all'esercizio della tramvia.

I contravventori alle citate disposizioni sottostarranno alle pene sancite dai regolamenti in vigore.

Il capolinea di Piazza del Teatro con numerose persone che la affollano; notare sulla destra del teatro il "Restaurant delle Muse" e il "Caffè Dorico".

Il nuovo mezzo fu subito adottato dalla cittadinanza tanto che il numero dei passeggeri raggiunse le 1500 unità giornaliere. Fu emanato anche il "Regolamento per l'esercizio del tramvia a cavalli" nel quale veniva stabilita in metri 2,20 la larghezza delle vetture, munite di sedili e vetri, mentre nella stagione estiva si potevano usare anche carrozze aperte. La velocità massima era stabilita in 200 metri al minuto (circa 12 km. orari!), i cocchieri dovevano suonare una cornetta agli incroci; le tariffe di trasporto erano stabilite in centesimi 15 per ogni tratta: da Piazza Cavour a Piano San Lazzaro, da Piazza del Teatro alla Stazione e da Piazza del Teatro a Piano San Lazzaro; gli Agenti, Conduttori e Cantonieri del tramvia, dovevano prestare il giuramento prescritto dalla legge davanti al Pretore competente.

Ecco il regolamento per l'esercizio del Tramvia a Cavalli emanato il 20 novembre 1883 da Comune:


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REGOLAMENTO
 
Disposizioni generali
 
 
 
Art. 1

Le Vetture saranno del miglior modello, con molle e senza imperiale; avranno una larghezza all'esterno non maggiore di metri 2.20, saranno munite di sedili, chiuse da vetri; durante la stagione estiva potranno essere adoperate anche carrozze aperte. Ogni vettura dovrà essere provveduta di freni di fermata.

Art. 2

Ogni vettura sarà contraddistinta da un numero d'ordine visibilmente impresso all'esterno, e sarà provveduta di due esterni fanali a riverbero, l'uno posto sul davanti, l'altro sulla parte posteriore. La vettura dovrà essere internamente illuminata. Le lanterne dovranno essere accese nella medesima ora in cui vengono accesi i fanali pubblici.

Art. 3

I cavalli e i finimenti dovranno essere di decente apparenza ed adatti al servizio.

Art. 4

Il personale di servizio (conduttori, cocchieri e cantonieri) dovrà indossare un'uniforme ed avere un numero per distintivo.

Art. 5

Il concessionario sarà obbligato di rimuovere dal servizio quei suoi dipendenti che per essersi mostrati incapaci, o per essersi resi colpevoli d'imprudenza o per aver mancato ai riguardi ed alla convenienza verso il pubblico gli fossero dal Sindaco a tal uopo designati.

Art. 6

Dovranno essere approvati dal Municipio i modelli delle vetture, dei finimenti e delle uniformi pel personale di servizio. Questo materiale mobile dovrà essere sempre mantenuto in buono stato, sia riguardo alla decenza quanto alla solidità. L'impresa sarà obbligata a tenere in pronto e a fornire il numero dei veicoli necessari per il regolare servizio del Tramvia ed in nessun caso dovrà trovarsi con meno di N. 8 carrozze.

Art. 7

La Giunta stabilirà l'orario delle corse tenendo conto delle varie stagioni.

Art. 8

L'orario di cui all'articolo precedente non potrà essere modificato senza il consenso del Municipio. Il servizio del Tramvia non potrà essere sospeso senza averne prima richiesto il permesso alla Giunta, e senza averne avvisato il pubblico il giorno precedente mediante affissi ed inserzioni nei giornali locali.

Art. 9

I cocchieri dovranno essere provveduti d'una cornetta per per segnalare il loro avvicinarsi alle strade trasversali alle linee, o per dare un avviso scorgendo un veicolo sul binario fermo o camminando verso la loro direzione. Se dato l'avviso il veicolo restasse nel medesimo posto il cocchiere dovrà rallentare la corsa, ed anche fermarsi sino a che l'ostacolo sia rimosso, salvo a reclamare presso le Autorità Municipali contro il contravventore alle disposizioni emanate in proposito. La celerità massima delle tramvie sarà di 200 metri al minuto primo.

Art. 10

Oltre alle norme generali governative e municipali per le vetture pubbliche, dovrà l'Impresa del Tramvia uniformarsi e sottostare alle disposizioni contenute negli articoli 3, 6, 15, 16, 17, 19, 20, 21, 22, 23, 27, 28, 29, del Regolamento di questo Comune in data 1. Maggio 1876, N. 17 per il servizio delle vetture pubbliche, come pure a tutte le disposizioni che su tale ramo di servizio piacesse in seguito alla Giunta Municipale di emanare.

Art. 11

I punti di stazione per le carrozze del Tramvia saranno i seguenti:

1.Piazza Cavour

2.   id.    del Teatro

3.Piazzale della Stazione Ferroviaria

4.   id.    al Piano S. Lazzaro.

I detti punti di stazione potranno essere cambiati o in modo provvisorio o stabile dall'Autorità Comunale ove se ne ravvisi l'opportunità, ed a seguito delle circostanze.

Le tariffe di trasporto non potranno superare i seguenti limiti:

Da Piazza Cavour alla Stazione Ferr.a

L. 0.15 

Da Piazza Cavour al Piano S. Lazzaro

L. 0.15 

Da Piazza del Teatro alla Stazione Ferr. a

L. 0.15

Da Piazza del Teatro al Piano S. Lazzaro

L. 0.15 

Dai suddetti punti di partenza a qualunque punto intermedio è dovuta l'intera tariffa. I fanciulli di altezza inferiore al metro non pagheranno tassa quando non occupino un posto e ciascuno sia accompagnato da persona adulta. I posti in piedi sulla banchina anteriore e posteriore delle carrozze sono considerati come i posti all'interno delle medesime. Ogni passeggero avrà diritto di portare oggetti e bagagli purché non eccedano il peso di Kg. 20, ed il volume di m. 0.50 x 0.25 x 0.30 e non siano di disturbo agli altri passeggeri. Nell'interno di carrozze chiuse è proibito di fumare. E' proibito di spingersi fuori delle carrozze nei passaggi rasenti ai muri, piante ed altri ostacoli, il dare segnali di arresto senza bisogno di salire o scendere. Presso la Direzione della Tramvia potranno stendere sopra apposito registro i loro reclami sul servizio e sul personale.

Art. 12

Dovrà essere in ogni vettura esposta al pubblico la tariffa dei prezzi.

Art. 13

Lungo il binario non potrà tenersi ferma nessuna carrozza del Tramvia, quando il servizio non abbia corso. Neppure nelle stazioni potranno tenersi ferme le vetture che non fossero in servizio senza speciale permesso del Municipio.

Art. 14

Le vetture che entrano nella cinta daziaria dovranno sostare alla Barriera Nazionale ed attendere, per procedere oltre, il permesso degli agenti daziari. Le persone che hanno generi soggetti a dazio dovranno discendere, non dovendo la vettura attendere il termine dell'operazione daziaria. Per facilitare le visite alle carrozze, e fare gli sdaziamenti potranno essere presi dei provvedimenti speciali.

Art. 15

E' obbligo dell'impresa di tenere puliti e disinfettati i luoghi di fermata dei cavalli.

Art. 16

La manutenzione della zona stradale su cui posano le rotaie va a carico del Municipio, la manutenzione del solo binario e scambi relativi va a carico del concessionario per l'esercizio del tramvia.

Art. 17

Sarà cura del concessionario far togliere la neve dal binario del Tramvia ammonticchiandola ai lati dello stradale. Il trasporto ai luoghi di scarico resta a carico del Municipio.

 
DEI CONDUTTORI

Art. 18

Il conduttore non potrà negare ad alcuno l'ingresso nelle vetture, eccezione fatta per gli ubriachi e per coloro i quali per altri motivi contrari alla sicurezza pubblica ed alla decenza potessero riuscire pericolosi e molesti. Non potrà all'incontro ammettere alcuno oltre il numero determinato dei posti tanto interni che esterni che sarà reso di conoscenza del pubblico con un numero dipinto nell'interno e nell'esterno d'ogni vettura. Quando tutti i posti siano occupati il conduttore avrà l'obbligo di collocare all'esterno della vettura un cartello portante la parola Completo. Non sarà permesso d'introdurre nelle carrozze cani grossi (i piccoli potranno essere tollerati purché muniti di museruola) né oggetti che per volume o cattivo odore potessero incomodare i passeggeri. Il Conduttore dovrà verificare che le armi da fuoco portate eventualmente da qualche passeggero siano scariche.

Art. 19

Il Conduttore non potrà dare il segnale di mossa se le persone che smontano non avranno fermato i piedi in terra. I passeggeri non potranno né salire, né discendere dalle carrozze quando queste sono in moto.

Art. 20

Il Conduttore non potrà ricevere oltre quanto è fissato dalla tariffa, né mance, né beveraggi, né qualsiasi retribuzione.

Art. 21

Il Conduttore dopo aver ammonito inutilmente chi per sconvenevole contegno riuscisse molesto alle altre persone dovrà obbligarlo a scendere dalla vettura. Potrà a tal uopo ricorrere alla cooperazione degli Agenti della Forza Pubblica.

Art. 22

Al termine di ogni corsa i Conduttori visiteranno le vetture per vedere se vi sia stato dimenticato qualche oggetto dai passeggeri, ed in caso affermativo dovranno depositarlo ne''Ufficio di Polizia Urbana entro 24 ore, quando non ne possano fare prima la restituzione al proprietario. All'atto della consegna all'Ufficio predetto, dovranno indicare tutte le circostanze che possano guidare alla scoperta del proprietario.

Art. 23

Dovranno i Conduttori usar modi sempre rispettosi ed urbani verso il pubblico ed è loro severamente proibito di venire a diverbi od alterchi colle persone, dovendo in ogni caso portare le ragioni all'autorità competente che non mancherà di tutelarli.

Art. 24

I Conduttori quando sono in servizio non potranno fare schiamazzi per richiamo di persone o per qualsiasi motivo. Resta loro proibito di fumare e di dormire anche se fermi in stazione.


DEI COCCHIERI

Art. 25

Ai Cocchieri è proibito di fare quanto è detto nell'articolo precedente, di tenere le fruste con battuta, e di allontanarsi anche di pochi passi dai propri cavalli.

Art. 26

Di coerenza all'art. 9 del presente Regolamento i Cocchieri dovranno suonare la cornetta:

1. All'atto della partenza della vettura.

2. In prossimità ad ogni risvolta di strada.

3. In vicinanza alle strade che attraversano il binario ed in ogni quadrivio, salvo quando il binario del Tramvia attraversa quello della Ferrovia, nel caso i Conduttori del Tramvia, arrestate prima le carrozze, ne avvertiranno il passaggio colla voce.

4. Tosto che scorgasi impedimento sul binario. Nelle suddette risvolte i cavalli dovranno essere messi al piccolo trotto.

 
DEI CANTONIERI

Art. 27

Un Cantoniere stazionerà presso la Piazza Garibaldi, un altro presso la vecchia Porta Pia ed un terzo al passaggio a livello della Ferrovia, ed in ogni altro punto ritenuto necessario a giudizio della Giunta Comunale.

Art. 28

Il Cantoniere dovrà osservare le disposizioni dell'art.24. Dovrà inoltre segnalare con una cornetta l'avvicinarsi delle vetture del Tramvia e regolare la circolazione delle carrozze ed il transito del pubblico.

 
PENALITA'

Art. 29

Per la mancata osservanza delle norme fissate nel presente Regolamento, il Sindaco, valendosi della facoltà accordatagli dall'art.104 della Legge Comunale 20 Marzo 1865, fissa un'ammenda per i contravventori da L. 5 a L. 30 oltre le pene sancite nel libro III. Cap.lo IV. art.688. 689 del codice penale, e senza pregiudizio delle maggiori pene nelle quali fossero incorsi nei casi previsti dallo stesso codice penale.

 
ULTERIORI DISPOSIZIONI

Art. 30

Copia del presente Regolamento dovrà tenersi esposto in ciascuna vettura del Tramvia.

Art. 31

Gli Agenti, i Conduttori e Cantonieri del Tramvia dovranno prestare il giuramento prescritto dalla Legge avanti il Pretore competente.

 
ANCONA
STABILIMENTO TIPOGRAFICO DI E. SARZANI E C.° 1883

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Il passaggio a livello prima dell'incrocio tra Via Nazionale e Corso C. Alberto.

Durante l'estate le carrozze erano del tipo "giardinetta" con 40 posti, mentre d'inverno con le vetture chiuse, i posti si riducevano a 25; i cavalli disponibili erano una ventina ed il personale, fra cocchieri, bigliettai, pulitori e stallieri, era di circa trenta persone. Il percorso della linea da Piazza del Teatro (Muse) alla stazione era abbastanza pianeggiante; il cavalcavia non c'era e i binari tranviari incrociavano quelli ferroviari vicino al "Palazzaccio" (Palazzo Gozzi), dove c'era il passaggio a livello con i cancelli grandi per il traffico normale e piccoli, sotto gli alberi, per il tramway. Davanti agli Archi la linea passava dalla parte opposta in mezzo ad un bel viale alberato a pochi metri dal mare, quindi toccava Porta Pia e poi Via 29 Settembre, Piazza dei Cavalli, Largo Sacramento e finalmente Piazza del Teatro.

DAL CORRIERE DELLE MARCHE
VENERDI' - SABATO 13 - 14 GENNAIO 1882
 
IL SERVIZIO DEL TRAMWAYS

Alcune persone ci chiedono come possa avvenire che, in tanto tempo dacchè fu inaugurata la tramvia, non siasi trovato il modo di verniciare alcune carrozze al pari delle altre. Rispondiamo che le due carrozze formanti oggetto di tale osservazione, sono provvisorie ed anzi spariranno ben presto. Esse non sono che le due giardiniere costruite per la trazione a vapore, ricoperte provvisoriamente di legno grezzo e di cristalli, finché non potranno essere sostituite - e così le vetture coperte - da altri vagoni più adatti alla trazione a cavalli, dei quali vagoni l'impresa ebbe a perderne due col naufragio del piroscafo Cyprian. Sappiamo che le nuove carrozze non potranno tardare ancora per molti giorni e che quindi non si vedranno più stonature. Il servizio seguita ad essere ottimo sotto ogni rapporto, e se dobbiamo congratularcene coll' impresa, non possiamo non far parte delle nostri lodi alla solerte Direzione locale, da cui immediatamente dipendono ed il personale ed il movimento. Oggi che la tramvia è un fatto compiuto, senza che si sia verificato il benché minimo inconveniente; oggi che, vediamo il personale di servizio, composto per la massima parte dei nostri fiaccherai, disimpegnare, rispettoso ed esatto, le proprie attribuzioni, non possiamo fare a meno di riconoscere nella persona ch'ebbe a trovarsi incaricata di sì delicata missione, un'avvedutezza ed una energia tali da meritarsi la più grande considerazione da parte non solo del pubblico, ma altresì dell'Impresa stessa dei Tramways Ancona.

DAL CORRIERE DELLE MARCHE
MERCOLEDI' - GIOVEDI' 22 - 23 FEBBRAIO 1882
 
IL TRAMWAYS IN PIAZZA DEL TEATRO

Da questa mattina la stazione cittadina del tram sarà in Piazza del Teatro, dove si farà lo scambio. Ad evitare disgrazie nei punti pericolosi, come gli angoli della Chiesa del Sacramento e la Fonte di S. Nicola, la Direzione del Tramways ha provveduto acché un cantoniere stia permanente di guardia lungo quel tratto di linea. Abbiamo veduto, cionondimeno, che il passaggio del Tram rasente alla fonte di S. Nicola, o dei cavalli, presenta pur sempre molte probabilità di disgrazie, poiché fra la vettura e la ringhiera in ferro di essa fonte non rimane, al momento del passaggio, nemmeno tanto spazio che basti a contenere il corpo di un uomo. E' la seconda volta che facciamo notare questo inconveniente, sul quale richiamiamo l'attenzione dell'Impresa dei Tramways e delle Autorità cittadine. Ci pare che si potrebbe facilmente rimediare, togliendo quella parte di ringhiera che si trova verso il binario e portando il pavimento della fonte a livello della selciatura stradale. E giacché sembra, per ora, inattuabile il progetto di demolizione dell'isola del Sacramento, perché non si pensa, almeno, a far si che siano scartati gli angoli dell'isola stessa, in cui sono i due negozi di Andreucci? Se insormontabili (?) ostacoli possono impedire l'atterramento di tutta quanta l'isola, non dovrebbe poi rendersi impossibile il demolirne un'infinitesima parte, tanto più che si tratta di utile pubblico. Ciò che non è assolutamente possibile si è che il tratto di contrada di cui parliamo, rimanga nello stato attuale. Se ciò era sopportabile prima che si attivasse il servizio del Tram, ora non lo è più sotto ogni rapporto.

Lo stradino

 

La curva tra Via 29 Settembre e Piazza dei Cavalli (di fronte alla Banca d'Italia), era un po' pericolosa anche perché, essendo in leggera salita, i cocchieri dovevano stimolare i cavalli con la frusta per farli trotterellare e prendere un po' di rincorsa.....ma l'Azienda Tranviaria aveva provveduto anche alla pubblica incolumità tenendo in permanenza sul posto un dipendente munito di tromba che suonava all'avvicinarsi delle carrozze "de modo che nun sucedesse disgrazie!".

Piazza Garibaldi, ora Kennedy, con la Fontana dei Cavalli prima dello spostamento a Piazza Roma avvenuto nel 1908; in fondo il Palazzo Campanini prima chiamato dell'Appannaggio o del Vicerè con a fianco, sulla destra, l'edificio della Banca d'Italia.
 
Per molti anni questa incombenza fu assolta onorevolmente da "Rafaele" detto "Ribattì" che quando c'era cattivo tempo si rifugiava di fronte, nell'enorme androne del fotografo Vidau, a Palazzo Campanini.

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Quando la linea tranviaria venne portata sino a Piazza Cavour, un'altro dipendente dell'Azienda Tranviaria: "Antò de Catena", faceva lo stesso servizio in fondo al Corso Vittorio Emanuele, davanti al "Cantò Stronati", di fronte alla chiesa del Sacramento. Ai regolamentari squilli di tromba "Antò de Catena" faceva seguire: "stè atenti che 'riva i diauli!".

Due vetture "giardiniera" cioè nella versione estiva, sostano in Piazza delle Muse affollata da eleganti cittadini.

A tutti i capolinea, dato che non c'era un circuito di rotaie per girarsi, i conducenti erano costretti a staccare i cavalli da una parte per riattaccarli dall'altra e contemporaneamente a ribaltare tutti i sedili. I passeggeri come s'era già detto, erano numerosi ma spesse volte capitava che le carrozze uscissero dai binari: allora tutti dovevano uscire e aiutare a rimettere la vettura sui binari!.....

Una bella cartolina del Teatro delle Muse con il tram che ha girato i cavalli e  i sedili ed è pronto alla partenza per la stazione.

Nella bella foto dell'Archivio ATMA (ora Conerobus) sono schierati gli uomini di fatica, i bigliettai, i conducenti e dirigenti del primo servizio del tramway a cavalli. Da notare come dal panciotto dei cocchieri sporgano catene con orologi a portata di mano per il rispetto assoluto dell'orario! "Il primo a sinistra sula piattaforma è Ribatti" il trombettiere. Intra i conducenti dele pariglie di cavali al tiro de le caroze, ogni matina c'era la corsa per capase i mejo, se capisce che ai ritardatari armanevane solo e sempre i broculi! Raconta Sanzio Blasi che un tale de nome Celeste Belelli deto 'Celestì de Melella', cunusceva bè tuti i cavali de l'Azienda e sapeva che la cavala storna de nome 'la Marchesina' era la mejo perchè inteligente e obediente. Quando qualc'altro cochiere jè faceva oservaziò che 'ntela pariglia sua c'era sempre 'la Marchesina', Celestì jè dava subito la spiegaziò: oh, amicu del zole, ma c'el sai te che tuti i giorni cargo la sveja mez'ora avanti pe piala prima che me la pine j altri?!"

Il personale del tram a cavalli al completo posa per il fotografo.

Come s'era già detto il Comune affidò all'Ing. Marotti la concessione del servizio tranviario nonché la costruzione di uno stabilimento balneario. Per quest'ultimo l'Ing. Marotti ebbe particolare cura realizzando uno stabilimento degno delle migliori località di mare. Innanzitutto fu costruito un bel fabbricato in muratura sulla terraferma, poi un padiglione e cento cabine su palafitte in mare. Nel fabbricato c'erano i servizi e la Direzione Sanitaria affidata all'esimio Dott. Onorevole Mario Panizza, professore dell'Università di Roma; qui esisteva anche un locale attrezzato per la nebulizzazione dell'acqua di mare in cui venivano introdotti i clienti affetti da deficienze broncopolmonari, oggi si chiama aerosolterapia!

Uno foto panoramica del quartiere Archi e della zona balnearia con i Bagni Marotti; sullo sfondo l'interramento della Stazione e dei servizi sta avanzando sul mare.
 
 
Le cabine dello Stabilimento Marotti viste dal mare; ogni cabina era servita da una scala che permetteva la discesa verso l'acqua dove i bagnanti si immergevano senza allontanarsi dalle palafitte.

Lo stabilimento vero e proprio era di cento cabine in legno e di un padiglione centrale coperto ove erano sempre pronti i tavoli per imbandigioni di cui si ricorda l'eccelente servizio. I frequentatori erano numerosi e d'ambo i sessi, ma le cabine e lo specchio di mare erano separati: "le feminice de qua, i maschieti de là!". A cento metri da Marotti, verso la stazione, c'era un'altro stabilimento balneario di proprietà di Marinelli, abbastanza grande, anche questo con cabine sul mare, era un po' meno lussuoso ma molto noto per il suo "brodeto de pesce". Pare che c'era chi andava prima a bagnarsi al Marotti, poi a pranzo da Marinelli! Alla fine del secolo i due stabilimenti sparirono, inghiottiti dall'interramento effettuato dalle Ferrovie per l'ampliamento dello scalo a cui restò il nome di Scalo Marotti.  



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